Assumere una badante equivale ad assumere un qualsiasi altro lavoratore e come tale il lavoro a domicilio è regolamentato da un Contratto Nazionale di Categoria.

Il CCNL del lavoro domestico contiene gli stessi elementi di qualsiasi altro contratto di lavoro come malattia, ferie, riposo, maternità, TFR, orario di lavoro, permessi e tariffe e tutto ciò che permette di fissare delle regole che devono essere rispettate da ambo le parti.

Il Contratto deve essere il più chiaro e preciso possibile, attento a considerare tutti gli aspetti del lavoro domestico per poter garantire DIRITTI e DOVERI sia all’assistente familiare sia al datore di lavoro. Non di rado capita che tralasciare alcune informazioni o darle per scontate porti a malintesi e a scontri che sfociano in vere e proprie vertenze davanti a un giudice.

Per ovviare a malintesi e vertenze è preferibile affidarsi a professionisti del settore, firmatari del CCNL del lavoro domestico. Per saperne di più clicca QUI

 

I DOVERI DELLA BADANTE AL SERVIZIO DELLA FAMIGLIA

La badante che assiste un anziano non autosufficiente ha il dovere di prendersi cura della persona che, per inabilità, non riesce a svolgere le normali attività quotidiane.

Prendersi cura di un anziano fragile non significa solo occuparsi dell’aspetto igienico – sanitario ma è necessario prendersi cura anche dell’aspetto relazionale e sociale. Nel CCNL è evidenziato come l’assistente familiare nel suo lavoro, al fine di promuovere benessere, deve porre attenzione alla:

  • cura della casa per permettere alla persona di vivere in un ambiente pulito e adeguato
  • alimentazione preparando pasti secondo le indicazioni dei familiari e del medico ove vi siano particolari patologie;
  • socialità per consentire alla persona assistita di mantenere relazioni e legami prevenendo così l’isolamento e mantenere abilità presenti senza sostituirsi alla persona assistita in ciò che ancora può fare.

Accompagnare l’anziano a fare una passeggiata, svolgere insieme piccole commissioni e intrattenerlo con attività stimolanti rappresentano compiti non secondari che permettono alla persona di mantenere una buona qualità di vita oltre a permettergli di sentirsi ancora utile.

Sulla base di queste indicazioni accanto al contratto è bene costruire “un piano di lavoro ” con la badante partendo dalla definizione delle caratteristiche dell’anziano, dei suoi bisogni e delle attività da svolgere.

Questo permette all’assistente familiare le informazioni di cui ha bisogno per svolgere al meglio il suo lavoro evitando equivoci o richieste non congrue alla mansione di badante che pur con esperienza e competenza non è un operatorio sanitario e pertanto non può assolutamente eseguire compiti infermieristici.

I DIRITTI DELLA BADANTE

Il Contratto Nazionale di categoria oltre ai doveri mette in luce anche i DIRITTI dell’assistente familiare tra cui:

  • il livello di inquadramento;
  • l’orario di lavoro;
  • il riposo settimanale e infrasettimanale;
  • le ferie;
  • il lavoro straordinario;
  • i permessi;
  • la tredicesima;
  • la malattia;
  • il congedo matrimoniale;
  • la maternità;
  • l’infortunio

Dare al Contratto di Lavoro una forma corretta, congrua e legale fa sì che si vengano a creare i presupposti per un sereno e duraturo rapporto di lavoro. Mai dimenticare che si tratta di un rapporto tra persone ragion per cui, tra le parti, non deve mancare una buona dose di disponibilità e pazienza.

La Badante di Famiglia, fin dall’inizio del proprio percorso, ha stabilito un ottimo rapporto con le collaboratrici familiari che da anni entrano nelle case delle famiglie che si sono rivolte all’agenzia.

Avere tutt’ora assistenti familiari che collaborano con La Badante di Famiglia da più di 15 anni lo consideriamo un vanto; una fiducia reciproca basata sul rispetto e sul riconoscimento sia del lavoro dell’ assistente familiare sia dell’agenzia.